Franco Zeffirelli, all'anagrafe Gian Franco Corsi Zeffirelli (Firenze, 12 febbraio 1923) è un regista, sceneggiatore e politico italiano. Il 12 febbraio prossimo compirà 90 anni durante i quali tra l'altro ha raggiunto tre meritati titoli : maestro , sen e sir , ma nessun premio Oscar , per ora . Il primo titolo è quello al quale Franco Zeffirelli tiene di più , ama sentirsi chiamare maestro , di cinema ovviamente estendendo gli orizzonti a tutte le creazioni artistiche.
Nel 1994 fu eletto senatore della repubblica nelle Liste di Forza Italia della circoscrizione Catania ottenendo un numero record di voti che riconfermò con la sua rielezione a senatore nel 1996 ed il 24 novembre 2004 la Regina Elisabetta II lo nominò Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (KBE). Grandissimi traguardi per un giovanetto senza padre ed orfano nella prima infanzia della madre che trascorse diversi anni in collegio nel convento di San Marco a Firenze dove se non altro ebbe la fortuna di avere come istitutore Giorgio La Pira.
Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti a Firenze, esordì come scenografo nel secondo dopoguerra, curando una messa in scena di Troilo e Cressida diretta da Luchino Visconti facendo insieme a Francesco Rosi le prime esperienze nel cinema come aiuto regista dello stesso Visconti in La terra trema e in Senso.
Negli anni cinquanta esordì come regista sia in teatro che al cinema. Sul grande schermo debuttò con Camping (1957), una commedia di ambiente giovanile. Verso la fine degli anni sessanta si impose all'attenzione internazionale in campo cinematografico grazie a due trasposizioni shakespeariane: La bisbetica domata (1967) e Romeo e Giulietta (1968). Nel 1966 realizzò un documentario sull'alluvione di Firenze intitolato Per Firenze. Nel 1971 diresse Fratello sole, Sorella luna, una poetica rievocazione della vita di Francesco d'Assisi.
Nel gennaio del 1976 tornò a collaborare col Teatro alla Scala di Milano, allestendo ancora una volta la sua celebre Aida, diretta da Thomas Schippers , con Montserrat Caballè e Carlo Bergonzi come protagonisti. Il 7 dicembre 1976 firmò regia e scene di una storica edizione di Otello di Giuseppe Verdi che inaugurò la stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano, con la direzione di Carlos Kleiber , protagonisti Placido Domingo, Mirella Freni e Piero Cappuccilli.
Dopo il successo del film televisivo Gesù di Nazareth (1976), una coproduzione internazionale sulla vita di Gesù , realizzò tra gli altri Il campione (1978), Amore senza fine (1981), Il giovane Toscanini (1988), quindi nel 1990 tornò a Shakespeare con un nuovo adattamento cinematografico di Amleto. Nel 1983 mise in scena Turandot di Giacomo Puccini al Teatro alla Scala e Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello, dopo ( 1993) tornò al cinema con Storia di una capinera di Giovanni Verga.
Tra il 1996 e il 1999 diresse i film Jane Eyre e Un tè con Mussolini, quest'ultimo parzialmente autobiografico e nel dicembre 1999 tornò a dirigere le riprese TV della cerimonia di apertura dell'Anno Santo. Nel 2002, sempre per il grande schermo, realizzò Callas Forever liberamente ispirato alla vita di Maria Callas ;successivamente allestì all'Arena di Verona Aida e Il trovatore di Giuseppe Verdi, Madama Butterfly di Giacomo Puccini, Carmen di Georges Bizet e Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart.
Nel 2006 ha curato il suo quinto allestimento dell'Aida per l'inaugurazione del Teatro alla Scala ; dal 21 aprile al 3 maggio 2007 è andato in scena il suo nuovo allestimento de La traviata di Giuseppe Verdi per il Teatro dell'Opera di Roma, con direzione d'orchestra Gianluigi Gelmetti, soprano Angela Gheorghiu, baritono Renato Bruson, tenore Vittorio Grigolo.
Insomma un artista di dimensioni internazionali .
Va ricordato però che la sua folgorante carriera artistica è stata sempre vista dal pubblico con un contrapposto stato d'animo : apprezzate moltissimo le accuratissime scenografie frutto di un occhio dotato di un senso estetico eccezionale , non è stato però sempre gradito da parte del pubblico un sottile atteggiamento aristocratico che traspare dai suoi interventi polemici ed orgogliosamente faziosi della politica e dello sport che sono evidenti anche nel suo immaginare la cultura italiana piena di eleganti riferimenti al passato, ma con pochi contributi alle realtà sociale. Un grande anticonformista liberal-cattolico , ultimo interprete del sogno rinascimentale italiano di apparire al mondo come faro della cultura e della civiltà. Per questo il maestro Zeffirelli deve essere ringraziato da tutti gli italiani per avere continuato a ricordare a tutto il mondo una parte della bella italica storia come un geniale testimone di una civiltà che ormai si è trasformata in qualcosa di profondamente diverso.
Auguri maestro, sen e sir !